<<Shhhhh!>>
<<Tutti zitti!>>
Centro sportivo di Cusano Milanino, domenica 17 maggio. Questo è ciò che si sente mormorare quando è il turno del pivot di una delle squadre partecipanti al torneo amichevole. Bastano pochi secondi perché cali un silenzio di tomba, segno di rispetto, ma anche di ammirazione.
<<Clap, clap, clap>>
Un giocatore della stessa squadra batte tre volte le mani dopo averle posizionate al centro del canestro. Un istante per concentrarsi e poi il pivot lancia la palla: il ragazzo, completamente cieco, riesce a fare canestro grazie al solo battito di mani dell’amico.
Siamo cinque studenti del Politecnico di Milano e l’evento dimostrativo del 17 maggio è stato per noi un pomeriggio piacevole ed intenso, ricco di sorrisi, entusiasmo, emozioni. Ma la nostra avventura con il baskin è cominciata qualche tempo prima.
Grazie all’iniziativa di Alice, abbiamo optato per questo sport come oggetto per un nostro progetto universitario, e non avremmo potuto fare scelta migliore.
Il baskin, infatti, è molto più che una semplice attività fisica: è un’occasione di svago per passare bei momenti in compagnia, per migliorare il proprio approccio con gli altri, per stringere rapporti, per distrarsi dai problemi e dalle preoccupazioni, e molto altro ancora. Giocare a baskin è appagante e rigenerante: l’unica cosa a cui fa pensare è divertirsi e far divertire allo stesso modo tutti i membri della squadra, che così diventa sempre più coesa.
Con le nostre opinioni ed aspettative, un po’ insicuri e spaventati, abbiamo quindi preso parte ad un paio di allenamenti. La prima impressione è stata quella di uno sport assolutamente inclusivo, ma anche un po’ confuso e difficile da imparare. Niente di più sbagliato! Basta una sola partita per cambiare idea e per convincersi che, in realtà, si tratta di qualcosa di molto intuitivo e facilmente apprendibile sul campo.
I due allenamenti e l’evento dimostrativo di Cusano hanno rappresentato per ognuno di noi
emozioni e considerazioni differenti, che però possiamo riassumere così. Il baskin è uno sport le cui regole sono state concepite in modo tale da attribuire a tutti i giocatori la stessa importanza all’interno della squadra; tutti possono partecipare ed ognuno fornisce un contributo indispensabile per il team. L’obiettivo non è tanto quello di vincere, piuttosto quello di partecipare, e non è la solita frase scontata! Lo scopo, infatti, è quello di far giocare tutti, e ciò contribuisce in modo incredibile a creare una squadra unita e forte. Ognuno è fondamentale, con i propri pregi e con le proprie debolezze, valorizzate in modo opportuno dalle regole stesse del gioco. Il clima che si crea è estremamente amichevole e di integrazione: in campo le differenze sembrano svanire. In poche parole: il baskin dimostra che “impossible is nothing” in modo molto più chiaro rispetto al famoso spot dell’Adidas!
Un ringraziamento, quindi, alla società Sanga Baskin di Milano che ci ha permesso di fare questa esperienza meravigliosa, costruttiva ed indimenticabile.
Alice, Claudia, Emanuela, Giulia, Vitor.
<<Tutti zitti!>>
Centro sportivo di Cusano Milanino, domenica 17 maggio. Questo è ciò che si sente mormorare quando è il turno del pivot di una delle squadre partecipanti al torneo amichevole. Bastano pochi secondi perché cali un silenzio di tomba, segno di rispetto, ma anche di ammirazione.
<<Clap, clap, clap>>
Un giocatore della stessa squadra batte tre volte le mani dopo averle posizionate al centro del canestro. Un istante per concentrarsi e poi il pivot lancia la palla: il ragazzo, completamente cieco, riesce a fare canestro grazie al solo battito di mani dell’amico.
Siamo cinque studenti del Politecnico di Milano e l’evento dimostrativo del 17 maggio è stato per noi un pomeriggio piacevole ed intenso, ricco di sorrisi, entusiasmo, emozioni. Ma la nostra avventura con il baskin è cominciata qualche tempo prima.
Grazie all’iniziativa di Alice, abbiamo optato per questo sport come oggetto per un nostro progetto universitario, e non avremmo potuto fare scelta migliore.
Il baskin, infatti, è molto più che una semplice attività fisica: è un’occasione di svago per passare bei momenti in compagnia, per migliorare il proprio approccio con gli altri, per stringere rapporti, per distrarsi dai problemi e dalle preoccupazioni, e molto altro ancora. Giocare a baskin è appagante e rigenerante: l’unica cosa a cui fa pensare è divertirsi e far divertire allo stesso modo tutti i membri della squadra, che così diventa sempre più coesa.
Con le nostre opinioni ed aspettative, un po’ insicuri e spaventati, abbiamo quindi preso parte ad un paio di allenamenti. La prima impressione è stata quella di uno sport assolutamente inclusivo, ma anche un po’ confuso e difficile da imparare. Niente di più sbagliato! Basta una sola partita per cambiare idea e per convincersi che, in realtà, si tratta di qualcosa di molto intuitivo e facilmente apprendibile sul campo.
I due allenamenti e l’evento dimostrativo di Cusano hanno rappresentato per ognuno di noi
emozioni e considerazioni differenti, che però possiamo riassumere così. Il baskin è uno sport le cui regole sono state concepite in modo tale da attribuire a tutti i giocatori la stessa importanza all’interno della squadra; tutti possono partecipare ed ognuno fornisce un contributo indispensabile per il team. L’obiettivo non è tanto quello di vincere, piuttosto quello di partecipare, e non è la solita frase scontata! Lo scopo, infatti, è quello di far giocare tutti, e ciò contribuisce in modo incredibile a creare una squadra unita e forte. Ognuno è fondamentale, con i propri pregi e con le proprie debolezze, valorizzate in modo opportuno dalle regole stesse del gioco. Il clima che si crea è estremamente amichevole e di integrazione: in campo le differenze sembrano svanire. In poche parole: il baskin dimostra che “impossible is nothing” in modo molto più chiaro rispetto al famoso spot dell’Adidas!
Un ringraziamento, quindi, alla società Sanga Baskin di Milano che ci ha permesso di fare questa esperienza meravigliosa, costruttiva ed indimenticabile.
Alice, Claudia, Emanuela, Giulia, Vitor.